Non avendo (ancora) il dono dell' ubiquità, ovvero essere all' interno del suo shack e contemporaneamente sul tetto, ha chiesto la mia collaborazione. Tutto il sistema era stato ampliamente provato "a terra" ma, come sempre accade, nell' attimo della sua installazione definitiva ci sono sempre da apportare delle piccole modifiche e messe a punto...
Il sistema ha dato, all' atto pratico, buoni risultati anche se ci si aspettava una maggiore precisione ed una più alta ripetibilità del puntamento.
Tutto il marchingegno si basa su un' idea di Silvio (i3zhn) che sfrutta un sistema di comparazione tra una tensione variabile, proporzionale all' angolo di posizionamento (potenziometro "agganciato" al palo dell'antenna) ed una tensione di riferimento variabile (proporzionale anche questa ai gradi) gestita dall' utilizzatore. (Poche parole ma ben confuse!)
Come visualizzazione sono stati usati due volmetri digitali, uno che misura la posizione istantanea (reale) dell' antenna e l'altro quella predisposta; il trucco sta nel far corrispondere la tensione sui potenziometri con i gradi (es. 1,80 Volt = 180°). Il contro-box offre anche la possibilità di un funzionamento manuale per il puntamento "fine" e la possibilità di regolare la velocità (PWM) del motorino in CC del rotore.
La parte harware sul tetto è stata relizzata con il classico motorino da tergicristallo accoppiato ad un motoriduttore ( tutto materiale "surplus") con tanto di potenziometro per il posizionamento e di due fine corsa per evitare "l' imbrigolamento" dei cavi.
Come sempre alcune immagini dei lavori che anche in questo caso si sono protratti f
ino
a sera.
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